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VINCENZO CECCARELLI

VINCENZO CECCARELLI

“La presidente della Provincia si occupi del presente. Sulla Due Mari solo ostacoli”

“Da quanto leggo, vedo che la Presidente della Provincia di Arezzo è molto impegnata a ricercare le responsabilità del passato, ma sarebbe meglio che si occupasse, innanzitutto, di attuare le opere di sua competenza per le quali ha risorse regionali (leggasi Ciclovia dell’Arno) o a non ostacolare progetti strategici per il territorio (Due Mari), prima di lanciarsi su percorsi dei quali conosce poco e partendo da presupposti sbagliati”. Con queste parole, il Capogruppo del Pd in Consiglio Regionale, Vincenzo Ceccarelli, commenta le dichiarazioni fatte nei giorni scorsi dalla Presidente Chiassai.

“L’idea di una ferrovia Arezzo-Sansepolcro – spiega Ceccarelli – non è certo di questi giorni. Durante la mia presidenza della Provincia, nei primi anni 2000, nonostante la progettazione di ferrovie non sia certo una competenza delle Province, abbiamo investito risorse economiche e umane per realizzare uno studio di fattibilità, d’intesa con Camera di Commercio e comuni interessati. Una volta definito, il tracciato fu recepito negli strumenti urbanistici della Provincia e dei comuni e fu fatta richiesta di fare altrettanto anche ai comuni marchigiani e romagnoli, con l’obiettivo di creare le premesse per un’opera che andasse oltre Sansepolcro e collegasse la dorsale ferroviaria appenninica alla linea adriatica. Una sorta di “Due Mari” ferroviaria, che aprisse ad un prospettiva di collegamento che certamente avrebbe un grande interesse trasportistico e commerciale, non solo per il territorio aretino. Fu la Provincia di Arezzo a richiedere alla Regione l’inserimento dell’opera nell’atto integrativo dell’intesa generale quadro delle infrastrutture strategiche del 2010.”

“E, a proposito di Due Mari – prosegue il capogruppo Pd – colgo l’occasione per ricordare alla presidente della Provincia di Arezzo che il Governo Berlusconi, cui lei sembrerebbe voler ascrivere il merito di aver inserito la ferrovia Arezzo-Sansepolcro tra le opere da realizzare, ebbe invece il demerito di definanziare la realizzazione del Nodo di Olmo, prevista nel piano triennale degli investimenti di Anas 2001-2003, con l’impegno che l’intervento avrebbe dovuto essere poi inserito nella legge Obiettivo. Promessa non mantenuta. Se oggi è stata riaperta una seria prospettiva di realizzazione dell’opera è stato solo grazie al lavoro che abbiamo portato avanti in collaborazione con il Ministero, fino a giungere al recente commissariamento. Dispiace, però – conclude Ceccarelli – che anche lo sforzo per dare un impulso alla riprogettazione del  Nodo di Olmo sia stato ostacolalo dalla Presidente della Provincia, che ha impedito ai tecnici incaricati di accedere all’archivio dell’ente”.

 

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