Il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli: “Prima del lockdown sei fermate, adesso solo una”
“La stazione di Arezzo deve tornare al più presto ad avere le fermate dei treni alta velocità che aveva prima del lockdown.”
Il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli rivendica il ruolo della stazione di Arezzo nella programmazione del servizio dei treni alta velocità dopo i risultati ottenuti nella veste di assessore regionale ai trasporti.
“Nel corso degli ultimi anni Arezzo aveva ottenuto la fermata di sei convogli dell’alta velocità in grado di collegare il capoluogo con le principali di città italiane come Roma, Milano, Torino, Venezia e Napoli oltre che con Firenze – spiega Ceccarelli – Non era mai accaduto prima ed era il frutto di un lavoro costante della Regione con i gestori del servizio.”
“Circa un anno fa – continua il capogruppo dem – con l’arrivo dell’emergenza sanitaria e delle conseguenti restrizioni agli spostamenti fra regioni, il servizio dell’alta velocità è stato dapprima interrotto in tutta Italia e in un secondo momento gradualmente ripristinato nelle principali città. Questo non è accaduto ad Arezzo dove al momento è attiva la sola fermata del Treno Perugia – Torino Porta Nuova (109300), al quale è stata recentemente aggiunta un’ulteriore fermata nella stazione Terontola in conseguenza dello spostamento, a suo tempo validato dalla Regione Toscana, della stazione di testa da Arezzo a Perugia.”
“Ho presentato un’interrogazione al presidente Giani affinché solleciti il graduale ripristino delle fermate Av ad Arezzo – conclude Ceccarelli -. Queste, infatti, non dipendono dalla programmazione regionale ma vengono gestite base di valutazioni di carattere prettamente commerciale in regime di mercato, senza alcun corrispettivo pubblico. Tuttavia la stazione di Arezzo rappresenta uno scalo strategico per il trasporto su rotaie della Toscana del sud tanto più alla luce della nuova strategia annunciata da Trenitalia di puntare sui collegamenti con i territori anche e soprattutto nella logica della mobilità turistica e interna. Quindi Arezzo ha tutte le carte in regola per tornare ad avere i suoi collegamenti.”