«Il sindaco di Arezzo pone un problema reale e sul quale conviene fare chiarezza, perché siamo nel bel mezzo della cosiddetta transizione ecologica e la mobilità deve essere sempre più sostenibile». Con queste parole, il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Vincenzo Ceccarelli commenta la notizia della lettera inviata dal sindaco Ghinelli al premier Draghi per chiedere che le regioni acquistino autobus elettrici per il trasporto pubblico.
«Quello che è sbagliato – prosegue Ceccarelli – quando si parla della Toscana, è dire che la Regione è stata disattenta quando ha predisposto il capitolato del bando per la gara unica regionale del Tpl. In realtà, quel bando è datato 2013 e all’epoca non c’era nessun presupposto per immaginare che la transizione verso l’elettrico potesse avvenire in quegli anni. Prova ne è che le amministrazioni pubbliche, fino a poco tempo addietro, non hanno acquistato mezzi elettrici, se non in via molto sperimentale, anche per altri utilizzi diversi dal tpl, perché ancora i modelli disponibili sul mercato non garantivano affidabilità e autonomia sufficiente. E’ stato il contenzioso infinito, alimentato dai precedenti gestori del servizio, aziende di proprietà dei comuni, compreso quello di Arezzo, a prolungare a dismisura i tempi della gara. In condizioni normali, la gara sarebbe stata aggiudicata 7 anni fa e oggi la Toscana avrebbe un parco bus interamente rinnovato, con mezzi ecologici, più comodi e sicuri e ora si troverebbe a scrivere il capitolato per una nuova gara, nel quale puntare sui mezzi elettrici. Comunque niente e perduto, perché oltre 2000 nuovi bus dovranno essere acquistati e proprio in questi mesi le città metropolitane e i comuni capoluogo stanno ricevendo risorse da destinare all’acquisto di bus elettrici, per non dire delle risorse che saranno messe a disposizione dal Pnrr. Quindi, siamo ancora in tempo per l’inserimento dei mezzi elettrici nel tpl. Semmai – conclude Ceccarelli – sarebbe auspicabile che questa sensibilità ambientale fosse sviluppata a tutti i livelli dagli enti locali nelle scelte che saranno chiamati a fare in relazione al parco mezzi di cui dispongono».