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VINCENZO CECCARELLI

VINCENZO CECCARELLI

Sulla Sanità al Governo piace fare propaganda. Grave che si facciano mancare le risorse per la salute dei cittadini

Ceccarelli(Pd): “Sulla Sanità al Governo piace fare propaganda. Grave che si facciano mancare le risorse per la salute dei cittadini”

“Se ci potevano essere ancora dei dubbi, ora ce li siamo tolti. Sulla sanità al Governo piace fare propaganda, ma quando c’è da investire concretamente sulla salute dei cittadini viene fuori la vera strategia, ovvero quella di lasciare che la sanità pubblica sprofondi nella grave carenza di fondi che impedisce di dare ai cittadini le risposte attese”.

Con queste parole Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd in Consiglio Regionale, commenta la notizia della decisione della Destra di affossare ieri in Parlamento la discussione sulla proposta di legge presentata da Elly Schlein per il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale.

“La pdl che è stata cassata con la motivazione della mancanza di copertura – spiega Ceccarelli – non faceva altro che riprodurre quella predisposta dal nostro Gruppo e inviata al Parlamento dopo essere stata approvata in Consiglio Regionale. Una pdl che non aveva velleità politiche, ma che proponeva di fissare un rapporto minimo tra Pil e Fondo Sanitario Nazionale, almeno pari al 7,5%. Una norma che, a nostro avviso, deve valere per tutti i governi, non certo solo per quello attuale, e che sarebbe tale da riallineare l’Italia almeno alla media europea, pur restando lontani dalla situazione delle nazioni più evolute, nelle quali il rapporto pil/fondo sanità sale anche oltre il 10%. Ora è ancora più evidente che la salute non è tra le priorità del Governo guidato da Giorgia Meloni, dopo le promesse propagandistiche del ministro Schillaci sui tagli alle liste d’attesa. Quello che è chiaro, e che è stato attestato dalla Corte dei Conti, è che in termini assoluti questo Governo sta riducendo prevedendo di continuare a ridurre anche negli anni a venire, le risorse per la sanità pubblica, con l’evidente intento di favorire quella privata e con conseguenze devastanti, soprattutto sulle fasce di popolazione più fragili. Proprio l’esatto contrario di quello che sta facendo la Toscana, con grande impegno, continuando ad aggiungere alle risorse insufficienti trasferite con il Fonda sanitario, quelle tratte dal proprio bilancio, per poter continuare a dare le risposte che i cittadini chiedono alla sanità. Con la consapevolezza, però, che per poter davvero abbattere le liste di attesa e costruire la sanità del futuro, occorro più risorse e l’abbattimento dei tetti fissati alle assunzioni del personale sanitario”.

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