La proposta di legge popolare prende il nome dal piccolo paese di Stazzema segnato da una delle più tragiche stragi di civili messe in atto dai militari tedeschi nell’agosto del 1944.
La Giornata della Memoria che si è celebrata nei giorni scorsi ci insegna che è nostro dovere coltivare e mantenere vivo il ricordo di quello che è successo in quei terribili anni affinchè non accada mai più. Per questo è importante che la memoria si rinnovi ogni giorno, non soltanto nel momento delle celebrazioni.
Ma i fatti di cronaca anche di questi giorni ci mostrano il riemergere di pulsioni estremiste, violente e antidemocratiche. E’ il caso, ad esempio, dell’aggressione informatica avvenuta durante il webinar sul giorno della memoria ad Arezzo e delle minacce al giornalista Marco Botti, a cui mi sento di esprimere tutta la mia solidarietà e stima. Secondo una ricerca dell’Eurispes, oggi nel nostro Paese il 15,6% dei cittadini credo che l’Olocausto sia un’invenzione. Questi eventi ci chiamano tutti ad un rinnovato impegno. Non dobbiamo scordarci, infatti, che la libertà e le conquiste sociali di cui godiamo oggi sono il frutto della lotta di chi ha combattuto i nazifascisti.
Serviranno 50mila firme per portare la legge in Parlamento.
Si può firmare nel proprio comune di residenza, c’è tempo fino al 31 marzo.
Chi vuole saperne di più può visita il sito https://anagrafeantifascista.it/