Il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli annuncia i contributi in arrivo dalla Regione per le aziende dei territori danneggiati dalla chiusura della strada statale E45: “Ancora una volta promessa mantenuta. Accolte tutte le domande presentate”
“Saranno finanziate, e liquidate nel giro di poche settimane, tutte le domande presentate dalle aziende della Valtiberina in risposta al bando emanato a gennaio dalla Regione Toscana che concedeva contributi per le attività produttive danneggiate dalla chiusura della E45. Nel complesso parliamo di circa 540.000 euro di contributi destinati a 27 aziende del territorio. Credo sia una risposta importante per l’economia locale in un momento particolarmente critico”, spiega Vincenzo Ceccarelli, al tempo autorevole componente della giunta regionale e oggi capogruppo Pd in Consiglio regionale, annunciando la pubblicazione del decreto che assegna i contributi della Regione Toscana.
“L’interruzione prolungata della E45 ha creato molti problemi all’economia locale – aggiunge Ceccarelli – a seguito della dichiarazione di area di crisi regionale fatta dal presidente Rossi, per fronteggiare la difficile situazione, fu accolta la mia proposta di estendere l’efficacia del bando dedicato alle aree di crisi complessa anche alle aree di crisi regionale ricomprendendo la Valtiberina. Nel bacino dei comuni interessati sono rientrati Anghiari, Badia Tedalda, Caprese Michelangelo, Monterchi, Pieve Santo Stefano, Sansepolcro, Sestino e Chiusi della Verna.”
“Decidemmo di dare un contributo alle attività produttive localizzate in questi comuni a sostegno dell’occupazione per le assunzioni realizzate nel biennio 2019- 2020 – spiega Ceccarelli – assegnando 8.000 euro per le assunzioni full-time e 4.000 euro per le assunzioni part-time. L’andamento della pandemia e le elezioni regionali hanno rallentato l’iter del procedimento ma seppure con un po’ di ritardo siamo arrivati al risultato finale, anche grazie al lavoro dell’assessore Nardini.”
“La Regione – conclude Ceccarelli – ha accolto e trasformato in misure concrete le sollecitazioni pervenute da aziende del luogo e dai sindaci dei comuni posti lungo l’asta della E45. Questa misura si aggiunge a quelle messe immediatamente in campo durante i mesi della chiusura. Purtroppo il Governo di allora ci negò lo stato di crisi nazionale.”