Ceccarelli De Robertis: sull’ospedale di Arezzo serve un gioco di squadra e non fughe in solitaria
Sull’ospedale San Donato di Arezzo, il Sindaco e la Giunta aretina, sembrano creare una grande distrazione di massa, forse per giustificare il rinvio degli Stati Generali della Salute e non mettere in difficoltà, in un periodo di campagne elettorali, il vero responsabile dei problemi della sanità pubblica: il Governo Meloni che continua, in percentuale, a tagliare risorse.
Con queste parole intervengono i consiglieri regionali del Pd Vincenzo Ceccarelli e Lucia de Robertis sulla presa di posizione degli amministratori aretini relativa lavori all’ospedale San Donato.
“Le comunicazioni sul San Donato del Sindaco e Vice Sindaco di Arezzo sono alquanto originali. Si parla, affermano Ceccarelli e De Robertis, di progetti che sostengono di aver visionato più volte.
Premesso che il project è di per sé uno strumento che in Toscana è già stato utilizzato per la realizzazione o ristrutturazione di ospedali o strutture sanitarie, quello che a noi risulta, ad oggi, è che all’azienda ASL Toscana sud est ha ricevuto semplicemente la richiesta di dati da parte di un raggruppamento di imprese, come previsto della Legge, probabilmente intenzionate a formalizzare una proposta progettuale. Se questa proposta dovesse arrivare, e venisse ritenuta congrua, il procedimento prevederebbe, comunque, la pubblicazione di un bando per l’assegnazione definitiva di lavori che riguarderebbero la struttura e non i servizi sanitari.
Se invece l’Amministrazione Comunale, proseguono De Robertis e Ceccarelli, conosce già il progetto e gli Stati Generali fossero stati pensati per promuovere il suddetto progetto, saremmo di fronte a qualcosa di diverso, sicuramente riduttivo rispetto alle problematiche della sanità.
A nostro giudizio, comunque, la via maestra è quella dei finanziamenti pubblici per fare gli interventi necessari, anche se il project rimane una delle possibilità.
Per fare questo Ghinelli e Tanti non devono far altro che unirsi alla richiesta al Governo Meloni, proveniente da tutte le Regioni Italiane, affinché oltre a rifinanziare il Fondo Sanitario, venga rifinanziato anche il famoso art.20, così da dare risposte anche alla sanità aretina.
L’impegno per l’ospedale San Donato deve essere di tutti. Noi continueremo a chiedere che la Regione faccia la sua parte e in questo senso le parole del Presidente Giani sono state sempre molto chiare.
Desideriamo ricordare anche, concludono Vincenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis, che l’ospedale San Donato anche quest’anno è risultato tra i primi trenta in Italia per livello e qualità dei servizi offerti. Questo grazie, indubbiamente, all’impegno e alla professionalità di tutto il personale che li lavora ed opera che ringraziamo assieme al prezioso contributo del volontariato, ma forse anche grazie ad una sanità, quella toscana, che fonda la sua azione sull’essere prevalentemente universalistica.
Gli Stati Generali della Salute aretini dovrebbero essere proprio l’occasione per rilanciare tutti assieme il messaggio a sostegno della Sanità Pubblica. Ghinelli e Tanti hanno perso una buona occasione per fare squadra con fughe in avanti che non crediamo utili a nessuno.”