Raccolta dei tartufi. Ceccarelli e De Robertis (Pd): “Armonizzare i calendari per tutelare i raccoglitori della Valtiberina e delle zone di confine”
“Non possiamo accettare che per una mera incoerenza dei calendari che autorizzano la raccolta dei tartufi, nelle diverse regioni, i raccoglitori toscani abbiano a subire danni in un settore che per i nostri territori rappresenta una valore”.
Con queste parole, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli e la presidente della commissione Ambiente e territorio, Lucia De Robertis, annunciano la presentazione di un’interrogazione al presidente Giani sul tema, con la quale si chiede di conoscere, quali azioni intenda assumere, limitatamente ai territori di confine, al fine di armonizzare le date della fase di inizio della cerca e raccolta del tartufo qualora queste risultino anticipate rispetto a quelle previste dalle regioni Umbria e Marche.
“In particolare – spiegano Ceccarelli e De Robertis – per alcune specie di tartufo, in Toscana viene autorizzata l’apertura in anticipo rispetto alle nostre regioni vicine. Se questa incongruenza non viene risolta, è inevitabile lo spostamento in Toscana di cercatori provenienti da regioni limitrofe, in attesa delle aperture locali. Una soluzione potrebbe essere quella di rendere più flessibile il calendario della nostra regione, magari delegando le deroghe ai comuni di confine. Vogliamo ricordare – concludono Ceccarelli e De Robertis – che in Toscana sono presenti tutte le specie di tartufo commestibili, da quelle pregiate a quelle cosiddette ‘minori’ e che la raccolta del tartufo è una a ricchezza per l’economia di questi territori, che soffrono dei problemi tipici delle cosiddette aree interne”.