Vincenzo Ceccarelli presenta la sua proposta di legge: «La Toscana è già all’avanguardia ma possiamo rafforzare il nostro impegno»
«La Toscana è stata tra le prime Regioni in italia a regolare la mobilità ciclistica e lo sviluppo di infrastrutture ciclabili a livello regionale, prevedendo anche una quota proporzionale di investimenti annui, rispetto al totale di quelli sulla mobilità, ma con questa proposta di legge vogliamo rafforzare l’impegno della Regione nel promuovere la mobilità sostenibile, sia per le esigenze quotidiane che per le attività turistico-creative».
Così Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd in Consiglio regionale e primo firmatario, illustra la proposta di legge “finalizzata a favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica” depositata in Consiglio regionale.
La proposta di legge interviene ad aggiornare e integrare la legge regionale n. 27/2012, che era stata tra le primissime in Italia a regolare la mobilità ciclistica, e di cui Ceccarelli fu promotore e primo firmatario. Sempre Ceccarelli da assessore alla mobilità si era occupato di infrastrutture ciclabili lanciando inserendole nel “Piano regionale integrato della mobilità” e lanciando importanti progetti quali la Ciclovia dell’Arno.
«La legge si pone importanti obiettivi strategici con cui vogliamo intensificare e coordinare la realizzazione di percorsi ciclabili urbani ed extraurbani che si dovranno integrare con la viabilità esistente, con le linee del trasporto pubblico, secondo i bisogni e le principali linee di mobilità delle persone – spiega Ceccarelli, scendendo nei dettagli della proposta – La Toscana si doterà di un piano regionale della mobilità ciclistica che diventerà anche un elemento della pianificazione urbanistica dei Comuni. Sempre nell’ottica della pianificazione e del coordinamento prevediamo l’introduzione di una figura innovativa di “mobility manager” della Regione. Si prevede anche la realizzazione di una rete di ciclo stazioni e di servizi per i ciclisti, la promozione del bike sharing, la realizzazione di aree a priorità ciclabile e di parcheggi nei pressi dei luoghi pubblici di maggiore interesse. Infine c’è un impegno concreto per la manutenzione delle vie ciclabili d’interesse regionale che la Regione potrà cofinanziare fino al 90%».