“Per l’aggiudicazione dei contratti pubblici la Regione deve adottare criteri basati sempre più sulla qualità delle offerte, la qualità del lavoro e della buona impresa, sostenendo, dove possibile, percorsi virtuosi legati all’economia circolare e alle filiere locali, anche per gli aspetti dove il Codice degli appalti consente l’utilizzo motivato del criterio del minor prezzo. E’ un impegno importante affinchè si verifichi con sempre meno frequenza l’acquisto di prestazioni o di beni che guardano solo al minor prezzo e non alla qualità dei prodotti e dei servizi.”
Così Vincenzo Ceccarelli, Capogruppo Pd, illustra la mozione in Consiglio regionale presentata insieme ai consiglieri Pescini, Bugetti, Merlotti, Paris, De Robertis, Sostegni Vannucci, Puppa, Mercanti e Gazzetti.
“Può sembrare un tema per addetti ai lavori ma non è così. Per avere servizi che funzionano e utilizzare al meglio le risorse che arriveranno in Toscana nei prossimi anni dal Recovery Fund il nodo di come scegliamo le offerte nelle gare pubbliche è di primaria importanza – spiega Ceccarelli – dobbiamo premiare sempre più convintamente la qualità, dobbiamo favorire maggiore consapevolezza degli operatori economici nella preparazione dell’offerta lasciando la possibilità di esprimere la propria capacità organizzativa e innovativa e, dove possibile, favorire al massimo le filiere produttive ed economiche locali. Tutto questo andrà a incidere positivamente su molti aspetti della vita delle persone e su importanti servizi come ad esempio quelli di carattere sociale, di assistenza scolastica, mense, gestione delle pulizie e molti altri che vengono assegnati dalle pubbliche amministrazioni tramite gara.”
Ma c’è di più. Secondo Ceccarelli “la Regione può essere una guida e quindi può favorire l’adozione di questi criteri anche da parte delle stazioni appaltanti di livello sub regionale utilizzando ogni strumento utile e nel rispetto della propria competenza. E poi c’è anche una dimensione ambientale da affrontare. Per questo si devono favorire percorsi virtuosi per l’acquisto di forniture e beni realizzati con materiali riciclati e di recupero, inserendo anche delle apposite premialità.”
“La Regione Toscana ha una positiva storia alle spalle anche in tema di appalti. Negli anni ha stipulato una serie di intese e accordi con le organizzazioni sindacali e datoriali per premiare la qualità delle prestazioni e la qualità del lavoro ma le sfide dei prossimi anni chiedono uno sforzo in più. Da qui la nostra proposta di utilizzare il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa in sostituzione di quello del minor prezzo – conclude il capogruppo democratico – nella mozione che abbiamo presentato chiediamo alla Giunta un impegno in questa direzione.”