In questi anni la creazione di ambiti ottimali particolarmente estesi ha fatto emergere alcune criticità nella gestione delle attività territoriali sanitarie e sociali integrate.
Per questo vogliamo che sia avviata una revisione delle dimensioni delle attuali zone-distretto, con particolare riferimento alle zone rurali e periferiche dove si sono riscontrate le maggiori difficoltà.
Dal momento che il Presidente della Regione ha già annunciato l’avvio di un confronto approfondito con gli operatori e gli enti territoriali, stiamo lavorando ad una mozione, che presenteremo in Consiglio regionale, per chiedere che la zona-distretto sia configurata in modo tale da promuovere a pieno la valorizzazione e la tutela delle identità territoriali, per una migliore attenzione e vicinanza al cittadino, tenendo conto dei bisogni di salute della popolazione.