Il gruppo Pd interviene con alcuni emendamenti su lavoro, opere pubbliche, cooperative di comunità, opere pubbliche e finanziamento istituti storici Resistenza.
80,6 milioni di nuovi investimenti, crescita della spesa sanitaria, nessun aumento delle tasse regionali. Sono questi i tratti salienti della manovra di bilancio presentata oggi in aula (la discussione è in corso) dal presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd). Il gruppo consiliare del Pd, condividendo le scelte di fondo della manovra, ha presentato alcuni emendamenti.
«Abbiamo voluto integrare e rafforzare la capacità di dare le risposte attese dai territori e alle comunità della Toscana – spiega il capogruppo Vincenzo Ceccarelli – con alcuni importanti emendamenti, come quello che prevede l’implementazione del fondo per incentivare la riassunzione dei lavoratori delle aziende in crisi (1 milione di euro), come quello relativo alla integrazione delle risorse (400mila euro per il 2021, 600mila per il 2022) per la progettazione di opere di nostra stretta competenza, quali ad esempio le strade regionali e la difesa del suolo. Abbiamo fortemente voluto il rifinanziamento delle “borse Pegaso” per i dottorati di ricerca (1,5 milioni per 3 anni), ma abbiamo anche chiesto e ottenuto risorse ulteriori per le cooperative di comunità, una esperienza recente in Regione e che guarda alle esigenze delle aree interne. E, infine, un contributo di 200mila euro per gli istituti storici della Resistenza, per la salvaguardia della memoria, perché sono proprio qui le nostre radici di democrazia e libertà».
“Per la prima volta dal 2014 le Regioni – ha spiegato Bugliani illustrando il complesso della manovra – non sono chiamate a concorrere al raggiungimento degli obbiettivi di finanza pubblica. Hanno l’obbligo invece di realizzare investimenti aggiuntivi rispetto a quelli già programmati, con risorse proprie, il cui volume, per la Toscana, vale 80,6milioni di euro in vari settori: messa in sicurezza degli edifici, prevenzione dal rischio idrogeologico, edilizia residenziale pubblica, edilizia sanitaria, viabilità, trasporti, tutela alimentare, ricerca e innovazione, interventi a favore delle imprese. Inoltre, segnalo una crescita importante della spesa sanitaria corrente, con il fondo sanitario che passa a 7miliardi e 285milioni (era 7miliardi e 96milioni). Le spese di funzionamento sono rimaste stabili, c’è invece una crescita dei fondi di riserva, che saranno utilizzati per finanziare il nuovo ciclo di programmazione comunitaria. Neanche il prossimo anno sarà utilizzata la leva fiscale, come avviene dal 2014.
Nella legge di stabilità 2021 – ha proseguito Bugliani – vi sono una serie di rimodulazioni di vari interventi sulla viabilità e sulle opere pubbliche. Altri interventi significativi sono contenuti nel Collegato alla legge di stabilità: i comuni potranno contare su 6 milioni di euro negli anni 2021-2023 per interventi sulla qualità dell’aria e l’efficientamento degli impianti di riscaldamento. Si è trattato di una manovra complessiva non semplice, date le note difficoltà del periodo che attraversiamo – ha concluso Bugliani – ma viene riconfermata la volontà di ripartire con gli investimenti, senza aumentare le tasse e dedicando maggiori risorse ai servizi sanitari».